NELL'ULTIMA seduta del Consiglio comunale è stato votato all'unanimità un documento - ordine del giorno - proposto dal Sindaco Giuseppe Gallo, con il quale si stabilisce la volontà di procedersi alla fusione tra i Comuni di Rogliano, Marzi e Santo Stefano di Rogliano. Un atto formale che sancisce la decisione dell' assise comunale di ritenere il Comune di Rogliano pronto, da subito, alla fusione e ad avviare insieme agli altri Comuni l'iter previsto dalla legge innanzitutto con l'indizione di un referendum consultivo per chiamare i cittadini dei tre Comuni ad esprimersi. Il documento molto articolato sarà trasmesso nei prossimi giorni ai Sindaci dei Comuni di Marzi e Santo Stefano di Rogliano affinchè avviino anche loro una discussione nelle rispettive assise consiliari assumendo decisioni in tal senso. Il documento traccia le novità intervenute negli ultimi anni nel sistema delle autonomie locali sempre più chiamate ad azioni di cooperazione ed associazione, stante i continui tagli alle finanze locali, la progressiva mancanza di risorse con una imposizione sempre più complessa e penalizzante per le comunità, l'esclusione per i piccoli Comuni dai bandi comunitari e la mancanza di peso politico rispetto agli enti sovracomunali. L'ultima parte del documento invece sottolinea i vantaggi che i cittadini potrebbero avere dalla creazione di un Comune unico. Il Sindaco di Rogliano illustrando l'ordine del giorno in Consiglio Comunale ha sottolineato "che è la prima volta che la massima assise roglianese formalmente sancisce tale volontà che viene ora trasferita ai colleghi di Marzi e Santo Stefano di Rogliano i quali anche loro converranno che non si può più continuare cosi. Sono convinto che questa iniziativa troverà il loro consenso spesso espresso in varie occasioni in cui è stato affrontato il tema. Dobbiamo fare subito per ridare peso a questa zona completamente emarginata da ogni processo di sviluppo ma anche perchè i nostri Comuni non avranno più, tra breve, le risorse necessarie per portare avanti i servizi indispensabili. Consultiamo i cittadini e facciamo decidere loro. Noi Sindaci abbiamo il dovere di fare quello che le comunità ci chiedono ma soprattutto il coraggio di scelte storiche e oramai obbligate".
Data: 26 luglio 2014.