Giovanni Altomare: “l’Annunziata può salvarsi grazie all’apporto del Santa Barbara”

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06/01/2015

 

"LA SANITA' ospedaliera a Cosenza è allo sfascio. Abbiamo criticato incapacità e indifferenza in relazione alla disinvoltura con la quale si è cercato di liquidare l’ospedale <Santa Barbara> di Rogliano, ma in tante occasioni abbiamo sostenuto come l’atteggiamento nei confronti del nostro presidio fosse la spia di una incapacità più complessiva che avrebbe portato l’intera rete al collasso. Lo abbiamo fatto sin dai primi mesi dei gestione del Governo Scopelliti e del reggino Paolo Maria Gangemi, e ancora di più, sulla scorta di prove e riprove, nei periodi successivi, durante i quali l’uomo di fiducia del governatore ha fatto il genio guastatore della Sanità ospedaliera cosentina. In più occasioni da Rogliano, sono stati rilevati gli errori spesso madornali dell’A.O. L’ospedale più importante della provincia è allo sbando. Il presidio di Rogliano non era e non voleva essere un doppione dell’Annunziata, non solo perché ne era la faccia opposta rispetto allo sfascio e alle disfunzioni del presidio della città. Chiunque deve capire che non ci può essere doppione in presenza di ruoli diversi e integrabili. Il <Santa Barbara>, abbiamo sempre affermato, è parte integrante e complementare dell’A.O. Oggi può rappresentare la salvezza del presidio cosentino attraverso una azione di decongestionamento, alla luce anche,  delle cospicue  risorse che sono state investite sulla struttura, rendendola idonea ai nuovi modelli assistenziali". Così, il vice sindaco Giovanni Altomare a proposito della Sanità cosentina.


Data: 05 gennaio 2015.

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