Con il decreto del Presidente della Repubblica del 13 ottobre 2015 è stato accolto, nei sensi di cui alla motivazione del parere del Consiglio di Stato n° 3309/2013, adunanza del 15 luglio 2015, il ricorso straordinario proposto dal Comune di Rogliano contro Poste Italiane in merito alla chiusura dell'ufficio postale della frazione di Saliano. Il Comune di Rogliano, rappresentato dall'avv. Rinaldo Talarico del Foro di Cosenza, aveva chiesto l'annullamento della decisione del direttore della filiale di Cosenza di Poste Italiane, in data 20 novembre 2012, con la quale si disponeva la chiusura al pubblico dell'ufficio postale di Saliano, frazione situata a ventuno chilometri dal capoluogo.
Il Consiglio di Stato ha ritenuto che nel caso si configura un interesse qualificato del Comune di Rogliano alla tutela del servizio universale nei confronti dei propri cittadini, sulla base della normativa vigente che stabilisce che le prestazioni rientranti nel servizio postale universale devono essere fornite permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le zone rurali e montane, attivando un congruo numero di punti di accesso, sulla base di criteri di ragionevolezza per soddisfare le esigenze delle utenze.
La notizia dell'accoglimento del ricorso è stata data dal sindaco nel corso di una assemblea pubblica tenutasi nella frazione di Saliano, accolta con tanto entusiasmo dai cittadini.
Il sindaco Giuseppe Gallo ha espresso "grande soddisfazione per l'esito della vertenza sostenendo che le zone rurali e montane non posso essere abbandonate e che, anzi, andrebbero sostenute con ogni mezzo perchè prive dei servizi pubblici di cui godono i centri abitati. Il servizio postale rappresentava da decenni un punto di riferimento fondamentale soprattutto per una popolazione anziana come è quella della frazione e la cui chiusura era stata un ingiustizia oltre che affrettata. Addirittura il Comune aveva dato disponibilità ad utilizzare locali di proprietà gratuitamente. Mi ricolgo a questo punto al Direttore Provinciale di Poste Italiane di riattivare immediatamente il servizio postale di Saliano chiuso nel 2012 in ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio Di Stato. Vorremmo francamente evitare di perdere altro tempo con richieste anche risarcitorie".
Il sindaco (Giuseppe Gallo) Il Comune di Rogliano, rappresentato dall'avv. Rinaldo Talarico del foro di Cosenza, aveva chiesto l'annullamento della decisione del direttore della filiale di Cosenza di Poste Italiane, in data 20 novembre 2012, con la quale si disponeva la chiusura al pubblico dell'ufficio Postale di Saliano, frazione situata a 21 Km dal capoluogo.
Il Consiglio di Stato ha ritenuto che nel caso si configura un interesse qualificato del Comune di Rogliano alla tutela del Servizio Universale nei confronti dei propri cittadini, sulla base della normativa vigente che stabilisce che le prestazioni rientranti nel servizio postale universale devono essere fornite permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le zone rurali e montane, attivando un congruo numero di punti di accesso, sulla base di criteri di ragionevolezza per soddisfare le esigenze delle utenze.
La notizia dell'accoglimento del ricorso è stata data dal sindaco Giuseppe Gallo nel corso di un'assemblea pubblica tenutasi nella frazione di Saliano, accolta con tanto entusiasmo dai cittadini.
Il sindaco ha espresso "grande soddisfazione per l'esito della vertenza sostenendo che le zone rurali e montane non posso essere abbandonate e che, anzi, andrebbero sostenute con ogni mezzo perchè prive dei servizi pubblici di cui godono i centri abitati. Il servizio postale rappresentava da decenni un punto di riferimento fondamentale soprattutto per una popolazione anziana come è quella della Frazione e la cui chiusura era stata un ingiustizia oltre che affrettata. Addirittura il Comune aveva dato disponibilità ad utilizzare locali di proprietà gratuitamente. Mi rivolgo a questo punto al direttore provinciale di Poste Italiane affinchè venga riattivato immediatamente il servizio postale di Saliano chiuso nel 2012 in ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Stato. Vorremmo francamente evitare di perdere altro tempo con richieste anche risarcitorie".
Data: 30 ottobre 2015.