Trasmissione "Quinta Colonna" su casi Asp, l'Amministrazione comunale protesta

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14/02/2017

Comunicato stampa  del vicesindaco di Rogliano, Fernando Sicilia, su programma “Quinta colonna” (in onda nella serata di lunedì 13 febbraio 2017 su Retequattro) in collegamento diretto con Rogliano per vicenda “furbetti del cartellino” all’Asp.

 

“A NOME dell’Amministrazione comunale esprimo ferma protesta per l’andamento della trasmissione condotta in studio da Paolo Del Debbio e preconfezionata sull’onda di epidermiche sensazioni di opinione per alimentare rabbia sociale e giustizialismo a buon  prezzo. Un giornalismo pasticciato e strumentale ha presentato come realizzata a Rogliano una serie di interviste filmate, invece, a Lamezia Terme con domande del tutto estranee al contesto tematico della trasmissione e dello stesso collegamento, incentrate addirittura sulla “questione meridionale” e sui “Borboni” (e non Borbone) e finalizzate in tutta evidenza al più becero antimeridionalismo. Sono state selezionate persone anziane, evidentemente sprovvedute, che hanno confuso la parola “borboni” con quella più comune di “barboni”, per un servizio giornalistico specificamente privo di finalità argomentative e piuttosto votato, con rozza pervicacia, ad alimentare pregiudizi del tutto anacronistici e di bassa lega. Di fronte a tanta mistificazione, il sindaco, Giovanni Altomare, e gli altri cittadini presenti hanno più volte chiesto di intervenire per correggere evidenti distorsioni e arbitrarie esclamazioni del conduttore, ma questo non  è stato reso possibile, nonostante le garanzie date dall’inviato giornalista prima della trasmissione sugli spazi da dare per repliche eventualmente richieste. Sui casi di assenteismo, che abbiamo abbondantemente condannato, è stata fatta di tutta un’erba un fascio e non sono stati fatti i pur dovuti distinguo su fattispecie tutt’affatto diverse, tanto che diverse sono state le sanzioni penali, amministrative e disciplinari sin qui applicate ai dipendenti resisi responsabili dell’ingiustificato assenteismo. Solo due collegamenti di pochissimi minuti hanno preteso di dare il quadro di una situazione, mischiando fatti di malasanità e gravi disfunzioni ospedaliere con un pur deprecabile fenomeno che, tuttavia, in sede locale, non ha prodotto quel che è stato dato ad intendere. Per essere colpito, così per come deve essere colpito, l’andazzo dei  cosiddetti “furbetti” non è necessario ricorrere a montature. La giustizia farà il suo corso e stroncherà tutto quel che c’è da punire. La pubblica amministrazione dovrà, come avrebbe dovuto, tutelarsi. La stessa informazione corretta è l’arma educativa migliore in casi del genere. Ma per centrare l’obiettivo, non c’è bisogno di un giornalismo che per forza deve urlare o montare situazioni in maniera del tutto speciosa. E questo solo per fare audience o spettacolo gratuito”.  


Data: 14 febbraio 2017.

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