Presentazione programma 150° anniversario Unità d'Italia

 

NELLA STORIA risorgimentale, Rogliano ed il suo circondario sono al centro delle cospirazioni antoborboniche. Personaggi del luogo hanno ruoli di primo piano nelle diverse insurrezioni unitariste, preparando il terreno e facilitando il successo garibaldino. Tra i rivoluzionari figurano i fratelli Donato e Vincenzo Morelli, già protagonisti dei Moti del '48. Donato, che diventerà il primo governatore di Calabria Citra, ospita il generale nei suoi appartamenti. Il 31 agosto 1860 Giuseppe Garibaldi entra trionfalmente a Rogliano e dal balcone di Palazzo Morelli emana i decreti relativi alla abolizione della tassa sul macinato, alla diminuzione del prezzo del sale e alla concessione ai poveri dell'uso gratuito del pascolo e della semina nelle terre demaniali della Sila. In occasione delle manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Amministrazione comunale ha istituito un Comitato per le celebrazioni che si terranno dall’agosto 2010 al marzo 2011. Il programma, il cui obiettivo è il ricordo storico, l’organizzazione di eventi a tema ma anche la valorizzazione di luoghi risorgimentali come promozione della città, è stato esposto nel corso di una doppia iniziativa che si è tenuta nei giorni scorsi in piazza Morelli. Alla presentazione, che ha segnato una buona partecipazione di pubblico, hanno partecipato il sindaco Giuseppe Gallo, il prefetto di Cosenza Antonio Reppucci, il giudice Luigi Riello, l’assessore alla Cultura Mario Altomare e diverse altre cariche istituzionali. Il percorso operativo che prevede l’organizzazione di manifestazioni, incontri e giornate di studio, è stato illustrato dal professor Eugenio Maria Gallo in rappresentanza del Comitato per le celebrazioni.“Gli uomini che hanno costruito l’Unità d’Italia negli anni risorgimentali - ha detto quest’ultimo - quelli che l’hanno completata e consolidata nelle trincee del Carso, del Monte Santo e sulle sponde del Piave e quelli, ancora, che l’hanno, infine, realizzata nella forma di una repubblica democratica, ci invitano ancora a sollecitare e a consolidare la coscienza nazionale e il senso di identità e di unità”.

 

 

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